Parla Coach Cusi, responsabile del progetto.

Il primo anno di flag football giovanile è già nei libri di storia degli Estra Guelfi Firenze, che hanno partecipato ai tornei U17 ed U15 organizzati dalla Federazione Italiana Di American Football.
Purtroppo le rappresentative viola hanno mancato la qualificazione alla fase scudetto che si svolgerà nelle prossime settimane a Principina Terra (GR), ma non per questo l’esordio assoluto dei gigliati in questa variante di american football deve essere archiviato con un’etichetta negativa. I giocatori del settore giovanile fiorentino hanno potuto acquisire tanta esperienza, affinando anche alcuni dei loro fondamentali, aspetti che sicuramente torneranno utili ad inizio autunno, quando si tornerà a respirare aria di tackle football anche in salsa junior teams.
Per saperne di più sul percorso di crescita della squadra U17, che ha concluso il proprio girone al 3° posto con il record di 1 vittoria e 5 sconfitte e saggiare l’evoluzione degli U15 gigliati, che hanno eguagliato i loro “fratelli maggiori” in quanto a risultati, abbiamo contattato Daniele Cusi, Responsabile del Progetto Flag Football degli Estra Guelfi Firenze:
Primo anno di flag football per la società. Le finali di categoria non sono arrivate, ma i giovani hanno potuto affinare le loro doti tecniche praticamente raddoppiando il loro impegno nel mondo del football americano:
“Il flag football giovanile ha vissuto una crescita davvero importante negli ultimi anni ed ormai il livello delle competizioni è molto alto. Sono convinto che questa esperienza porterà grossi benefici ai nostri tesserati, nonostante alcune differenze di base con il tackle football. I ragazzi sono maturati durante questi mesi di attività agonistica”.
Hai dei personali MVP sia per l’U15 che per l’U17?
“Per i più piccoli dico due rookie assoluti come Stolfi e Morganti, mentre Gherardo Mansani e Dario Pinzauti si sono messi in mostra in difesa. Per quanto riguarda gli U17, la formazione che ho seguito più da vicino, non sono molto portato a parlare dei singoli, ma Cosimo Casati si merita comunque una menzione particolare perché è un grande atleta ed un modello da seguire per i suoi compagni di squadra. Riccardo Agosti invece ha sorpreso tutti positivamente nella sua prima esperienza da quarterback, dove ha riversato in campo passione e dedizione”.
Come vorresti migliorare il progetto flag football dei viola?
“Sicuramente serviranno allenamenti più specifici. Il flag football è un gioco molto diverso dal tackle football e per riscuotere un grande successo si deve curare il dettaglio con grande attenzione. Quest’anno abbiamo un po’ sofferto la tecnica sui placcaggi, che ovviamente sono solo simulati visto che si deve strappare la bandierina legata alla cintura dell’avversario. Per la prossima stagione ci muoveremo sicuramente organizzando dei camp più specifici per questa disciplina”.
Prossimi impegni del settore giovanile?
“Appuntamento a settembre per i campionati tackle, con la dirigenza che è già a lavoro per ben figurare”.
Ti va di aggiungere qualcosa per concludere l’intervista?
“Un ringraziamento speciale a Coach Massimo Mella per avermi sostenuto in questo progetto ed a sua moglie Daniela per avermelo concesso in prestito per qualche mese (ride, ndr). Ovviamente anche Iolanda Bilardo mi è stata vicina gestendo i ragazzi e dandomi l’opportunità di dedicare tanto del mio tempo libero al flag football”.